domenica 31 marzo 2013

Guarda per la prima volta in vita sua un film per adulti: trova la moglie a fare l’attrice



Un uomo egiziano aveva deciso di mettersi alla ricerca di film per adulti in Internet per la prima volta, spinto dalla curiosità (anche apparentemente perché ultimamente sembra le cose non andassero nel migliore dei modi con la moglie). L’uomo si era messo alla ricerca di filmati all’interno di siti internet a tema ed ha trovato più di quel che desiderava.
Infatti, ha cliccato su un filmato amatoriale, spinto da una certa somiglianza della protagonista con sua moglie: dopo aver cliccato, l’uomo ha visto non solo che la protagonista era proprio sua moglie, ma che il protagonista non era certamente lui. Per lo shock, l’uomo è caduto dalla sedia ed ha dovuto essere soccorso dai presenti.
L’uomo è corso a casa a chiedere spiegazioni alla moglie, che inizialmente ha negato fino a che non le sono state mostrate le prove inconfutabili, al che la donna ha spiegato di non aver mai amato il marito, che le era stato imposto dai genitori, e di avere intrecciato da tempo una relazione con l’ex-fidanzato. 

COPPIA CHIAMA I SEI FIGLI (GEMELLI) CON MARCHE DI AUTOMOBILI



gemelli 
E’ vero che la casa automobilistica Mercedes si chiama così perché ha preso il nome della figlia prediletta di Gottlieb Daimler, ma il contrario ha senso? Qualcuno chiamerebbe un figlio col nome di una marca di automobili? Probabilmente la maggior parte delle persone no, ma la ventinovenne Duangchanok Wangwitthayaskul lo ha fatto.

La donna, thailandese, stava tentando da tempo di avere dei figli, ma ha incontrato diverse difficoltà ed alla fine ha dovuto sottoporsi ad una cura per la fertilità, dopo la quale è rimasta incinta di sei gemelli, nati lo scorso maggio: si tratta di uno dei parti plurigemellari più numerosi del paese asiatico.

Ma quel che colpisce è la scelta dei nomi: la coppia ha infatti chiamato i figli con i nomi delle sei marche automobilistiche da loro preferite: Audi, Fortune (Toyota Fortuner), Porsche, Mini, Volkswagen e Fiat.


venerdì 22 marzo 2013

Elefante marino attraversa sulle strisce pedonali..incredibile!!! guarda il video


Un fatto che ha dell’incredibile ha portato un pò di scompiglio in Brasile. Un elefante marino ha creato un bel pò di  panico, dopo essere uscito dall’acqua per farsi una bella ‘passeggiata’ lungo le strade di Balneário Camboriú. Quest’ultima è una città che si trova sulla costa brasiliana nello stato di Santa Catarina.
L’elefante marino ha attraversato le trafficate vie cittadine muovendosi in centro. Ancora più particolare è stata la sua etica da pedone. L’elefante marino, come testimonia il video, ha infatti stupito tutti utilizzando le strisce pedonali.
Non c’è che dire: l’elefante marino ha fatto ‘bella figura’ e si è comportato come un cittadino ben educato.
Successivamente, onde evitare scene di panico da parte di ‘altri’ pedoni, l’elefante è stato allontanato. Come? E’ stato fondamentale l’intervento della polizia e dei Vigili del fuoco al fine di far ritrovare all’animale la via della spiaggia e del ritorno in mare dopo la gita nella città brasiliana.


mercoledì 13 marzo 2013

Due storie assurde, una sola protagonista, la velocità.. ahhahah!! da leggere

http://www.comune.porto-torres.ss.it/objects/1372/Image/barriere%20architettoniche.jpg1) Va piano: multata sedia a rotelle In Germania un'anziana signora su una sedia a rotelle motorizzata, per recarsi più velocemente dal medico, ha deciso di prendere l'autostrada. Purtroppo la scorciatoia è durata poco. Nei pressi di Kaiserslautern una pattuglia della "Polizei" l'ha fermata. Il motivo? Stava viaggiando a una velocità di 25 chilometri l'ora e non rispettava quindi il limite minimo del 60 orari. Cosi è stata multata per aver «arrecato pericolo per la circolazione». Senza pietà senza scuse. 
 
http://images.thetruthaboutcars.com/2013/02/Renault-Twingo-Picture-courtesy-Wiklipedia.org_.jpg
2) "Vola" a 347 km/h: punita TwingoSe in Germania c'è chi va troppo piano, in Italia c'è addirittura chi vola. Una Renault Twingo è stata fotografata dall'autovelox mentre a Roma percorreva il Grande raccordo anulare a 375 chilometri all'ora. Quando F. C., un professionista romano di 37 anni, si è visto recapitare la multa - con tanto di foto - non creeva ai suoi occhi: 320 euro più ritiro della patente. Come era possibile che aveva volata senza esserne accorto? Probabilmente l'occhio elettronico, al passaggio dell'utilitaria, deve aver avuto qualche problema. Ora lo sfortunato automobilista sarà costretto ad attendere l'esito del suo ricorso in Prefettura. Un giorno, comunque, potrà raccontare ai suoi nipotini accanto al fuoco, di aver volato sul Grande raccordo anulare.
 

Assurdo ma vero - Detenuto evade dal carcere spedendosi in un pacco postale

http://essentialnews.net/images/726.jpgBERLINO (GERMANIA) - Una fuga degna di Edmond Dantes. O forse della banda Bassotti. Ma se il protagonista del romanzo di Dumas si chiudeva in un sacco per cadaveri e si faceva buttare in mare, un detenuto di un carcere tedesco ha pensato che le poste teutoniche fossero un mezzo più efficiente e per fuggire dalla prigione di Willich si è letteralmente spedito.

La prigione di Willich (dal sito www.jva-willich1.nrw.de)
Il detenuto infatti si è infilato in un grosso pacco con tanto di mittente e destinatario. Lo scatolone è stato caricato insieme al resto della corrispondenza su un autocarro e così Ysar Bayrak, un trentasettenne spacciatore di droga che doveva scontare ancora tre anni, ha lasciato il complesso situato nel land del Nordreno-Westfalia.

LA FUGA - Il quotidiano tedesco «Bild» riferisce che dopo aver percorso un buon tratto di autostrada il conducente si è accorto dallo specchietto retrovisore che il telone di fondo dell'automezzo svolazzava liberamente. Ha accostato per fissarlo e si è accorto che sul pianale di carico c'era un grosso pacco di cartone aperto e vuoto. Avvertita immediatamente per telefono, la direzione del carcere ha fatto l'appello e ha scoperto che Bayrak era diventato uccel di bosco. La fuga del detenuto è stata favorita dal fatto che nel carcere di Willich, una struttura costruita oltre un secolo fa, manca l'abituale detector a raggi infrarossi, in grado di segnalare anche i battiti cardiaci di persone nascoste nei carichi in uscita. Con un certo spirito di rassegnazione la direttrice dell'istituto di pena, Beate Peters, ha spiegato che si sta indagando se il fuggiasco sia stato aiutato da alcuni complici, anche se ha dovuto ammettere che «i detenuti non sono purtroppo molto loquaci». 
 

Sposa e prete finiscono in acqua...ahahahah!!! ma poveri!..guarda il video

http://www.ilvescovado.it/images/dbimg/articoli/se-ti-sposi-a-volonia-il-parroco-ti-aiuta-finanzia-16663.jpg



Si sposa e scappa con l'amico del marito


TRIESTE - Si sposa e scappa con l'amico del marito. Appena pronunciato il sì, fugge con l'autista dell'auto nuziale. "Ho capito solo ora di aver fatto un errore", ha tentato di giustificarsi la sposa. "Mi dispiace, ma il cuore mi porta da un'altra parte". In Grecia, per la precisione.

Vicenda surreale accaduta a Trieste.  Il matrimonio, poi le foto tra le aiuole del parco di Miramare, infine la fuga senza spiegazioni. Imbufalito e addolorato, il marito tradito pensa di chiedere al giudice "danni morali e materiali". "Almeno poteva pensarci prima: avremmo risparmiato tutti 'sti soldi", aggiunge sconsolato, rigirando tra le mani il conto che gli ha presentato il ristorante per il pranzo ai trenta invitati.
Era inziato tutto dieci mesi prima con l'incontro tra Andrea, 34 anni, impiegato di banca, e una sua coetanea, dipendente di una finanziaria di Monfalcone. Amore e baci, poi la convivenza e infine la decisione di sposarsi a fine maggio. A guidare la Bmw addobbata con i fiocchi bianchi sarebbe stato l'amico del futuro marito: "Ci gioco a calcetto. Mi piacerebbe che fosse lui a portarci in chiesa".
E lui è stato. Ma quando la cerimonia in Municipio è finita e il fotografo ha scattato l'ultimo flash nel parco, lei ha chiesto al marito di assentarsi qualche minuto per cambiare il vestito: "Vai al ristorante, arrivo subito. Mi accompagna il tuo amico". Ma un'ora dopo, né l'uno né l'altro erano ritornati. Che la scusa di cambiarsi d'abito fosse una bugia, il marito l'ha scoperto solo più tardi. Quando, finalmente, la sposa ha risposto al telefonino: "Mi dispiace, ma il cuore mi porta da un'altra parte". 


martedì 5 marzo 2013

Uomo finge 21 furti d’auto per non pagare le multe


La curiosa trovata di un elettricista australiano in pensione fa il giro del mondo. L’uomo è riuscito a non pagare migliaia di dollari in multe denunciando il furto della sua auto 21 volte in 13 anni.

Il trucco

Il tribunale ha verificato che ogni denuncia alla Polizia era però uguale in termini di tempo alle ricevuta di una multa a Mario Hili, il proprietario dell’automobile. Ciò vuol dire anche che Hili non ha perso nemmeno un punto dalla patente per le irregolarità che ha commesso, tra cui aver superato il limite di velocità ed essere passato al semaforo con il rosso.

Hili, 64 anni, vive a North Geelong, Australia. Dopo essere stato smascherato si è dichiarato colpevole.

Le denunce

L’ultima denuncia risale al 20 gennaio 2012. Un Procuratore ha dichiarato: “La Polizia ha scoperto che quella era la 21esima volta dal 2000 che Hili ha denunciato il furto della sua auto. Ogni volta la faceva trovare in diversi punti vicino Geelong ed ogni denuncia coincideva con una nota di infrazione stradale via posta”.

La Polizia l’ha smascherato vedendo che le impronte digitali dell’auto erano solamente le sue.

Perdonato

Il tribunale, tenendo in considerazione l’età avanzata e la mancanza di precedenti condanne, l’ha condannato e multato di $2.500, lasciandogli la patente.
Fonte: Aciclico 


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